Santa Maria Novella + Cappella Brancacci

Nei nostri tour per gli amanti dell’arte non poteva mancare quello dedicato agli albori del Rinascimento. Masaccio ci accompagnerà idealmente nella nostra visita divisa tra la Basilica di Santa Maria Novella e la Cappella Brancacci nella Chiesa del Carmine.

Il nostro tour parte con la visita guidata della Basilica di Santa Maria Novella, dove risiedeva e risiede ancora oggi l’ordine domenicano, che nei secoli ha giocato un ruolo importante nelle vicende religiose, politiche, artistiche e scientifiche di Firenze.

Il Convento dei frati, cresciuto a dismisura in pochi anni, è stato quindi la spinta propulsiva per tutto il quartiere circostante. Qui l’architettura gotica della chiesa si sposa perfettamente con la facciata completata da Leon Battista Alberti. Qui per la prima volta, l’Alberti applica rigorosamente i nuovi principi dell’architettura rinascimentale, creando un capolavoro ancora oggi insuperato. Inoltre, i muri della chiesa erano per i frati anche luoghi dove si potevano studiare i fenomeni astronomici. Per questo troviamo sia all’esterno che all’interno della chiesa strumenti quali meridiane e sfere armillari ancora oggi perfettamente funzionanti.

Appena entrati, la nostra attenzione verrà attirata dalla Trinità, famoso affresco di Masaccio. Prima di osservare la Trinità da vicino, ci soffermeremo sul Crocifisso di Giotto, per capire da dove si originano le novità dell’arte rinascimentale. Da questi due crocifissi passeremo ad un terzo, quello ligneo scolpito dal Brunelleschi. Passeremo poi agli affreschi del Ghirlandaio per la Cappella Maggiore, dove Michelangelo ha mosso i suoi primi passi come frescante.

Ultima tappa prima di raggiungere il chiostro con il Cappellone degli Spagnoli, è la cappella Strozzi di Mantova dove vedremo la rappresentazione dell’Inferno, esattamente come lo ha immaginato Dante nella Divina Commedia.

Usciti dalla Chiesa ci sposteremo a piedi alla Chiesa del Carmine. Qui, nella Cappella Brancacci Masaccio e Masolino hanno lavorato fianco a fianco alle Storie di San Pietro negli anni ’20 del Quattrocento. Capolavoro assoluto, dove si sancisce il passaggio definitivo dall’arte medievale al nuovo spirito rinascimentale. Qui le storie del Santo sono raccontate dentro spazi prospettici e con una nuova monumentale anatomia. Questa ricerca di un equilibrio perfetto tra forma e significato ha reso questo luogo una pietra miliare per generazioni di artisti.