A come Acqua, B come Boboli

Boboli è uno dei più grandi giardini d’Europa e anche uno dei più celebrati perché costituisce il modello del cosiddetto “giardino all’italiana”, una tipologia di giardino dove l’ordine e la razionalità del Rinascimento si rispecchiano in una natura anch’essa progettata ed ordinata.

Seguendo la ricca vegetazione e l’acqua delle numerose fontane, scopriremo come si sviluppa questo magico giardino secolare, ingrandito e trasformato nel corso del tempo dai Granduchi di Toscana. La visita parte dal cortile dell’Ammannati o dall’Ingresso di Annalena (da concordare assieme). Fra grotte artificiali e magnifiche fontane impareremo i nomi dei personaggi fantastici che si nascondono fra siepi e alberi centenari. Bellissime scenografie ci aspettano, come quella dell’anfiteatro, dove la corte medicea assisteva alla messinscena di spettacoli teatrali e concerti, così come i Grandi bacini d’acqua, come la Vasca dell’Isola e il Bacino di Nettuno, circondati da mostri, tritoni e animali fantastici.

Ci inerpicheremo sulla collina attraverso i sinuosi viali fiancheggiati da alte piante di alloro e cammineremo all’ombra delle cerchiate create con i rami dei lecci. Nel giardino di Ganimede, un tempo vero e proprio frutteto della corte granducale, ammireremo la bravura dei nostri sapienti giardinieri che hanno fatto rivivere le piante antiche, come la pera bugiarda. Perché bugiarda? Lo scopriremo insieme durante la nostra visita guidata!

A sovrastare il giardino di Ganimede si trova uno strano edificio: la Kaffehaus, costruita dai Granduchi Lorena per gustare caffè e cioccolata, luogo perfetto per una sosta nell’incantevole cornice del giardino. Ultima tappa è la fantasmagorica Grotta del Buontalenti, dove animali e personaggi fantastici, pitture, spugne e concrezioni calcaree ci aiuteranno a tornare con la fantasia al tempo del granducato mediceo, quando i giochi d’acqua facevano risplendere questo mondo immaginario e meraviglioso. A salutarci prima di uscire vi è la singolare figura del buffone di corte: il Nano Morgante, corpulento e nudo, seduto a cavallo della tartaruga, simbolo del Granduca Cosimo I dei Medici.