Museo del Bargello

Al pari del Convento di San Marco, il Bargello è uno di quei musei a torto ritenuti minori, ma che in realtà ospita opere di valore assoluto. La visita guidata al Museo parte dal Cortile in cui scopriremo le vicende dell’edificio indissolubilmente intrecciate alle vicende storiche della città: dalla torre della Volognana, al pozzo posto al centro del Cortile, all’aspetto austero di un luogo passato da sede del Capitano del Popolo, una delle più importanti cariche politiche fiorentine, a sede del Bargello, capitano della polizia, a vero e proprio carcere.

Dai guelfi ai ghibellini, dalla Repubblica ai Medici fino alla dominazione lorenese, la storia di Firenze ha lasciato qui le sue tracce indelebili.

Dal cortile saliremo poi al primo piano dove, prima di iniziare la visita alle collezioni del museo, entreremo nella cappella nei cui affreschi ravviseremo uno dei più antichi ritratti di Dante. Da qui partiremo poi con un percorso che ci porterà dalla scultura medioevale ai primi passi mossi da Donatello, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti nel nuovo linguaggio che questi stessi artisti hanno creato nella prima metà del Quattrocento.

Nel salone del Consiglio Maggiore ammireremo le formelle realizzate per il concorso del 1401 da Filippo e Lorenzo, il San Giorgio e il David realizzati da Donatello in un nuovo e audace spirito, nonchè le terracotte invetriate di Luca della Robbia. Infine osserveremo lo splendido Bacco, Il tondo Pitti e il Bruto scolpiti da Michelangelo per vedere come nei primi anni del Cinquecento i pensieri artistici già si volgevano in una nuova direzione che attraverso l’esempio di Giambologna, Cellini e Baccio Bandinelli – tutti qui rappresentati con opere di pregio – condurrà poi alla grande scultura barocca.